L’iter processuale che ha portato ad una condanna passata in giudicato nel 1995 è cominciato nel 1987.
Il 19 gennaio 1987 iniziò il processo della Corte di Assise e la sentenza fu emessa l’11 luglio 1988. Il 25 ottobre 1989 iniziò il processo della Corte di Assise di Appello di Bologna e la sentenza fu emessa il 18 luglio 1990: gli imputati precedentemente condannati per strage vennero assolti.
A seguito del ricorso per Cassazione proposto dalla Procura generale e dalle Parti civili, il 12 febbraio 1992, le Sezioni Unite penali della Corte di Cassazione emettono la sentenza: il processo va rifatto. Il nuovo processo di secondo grado inizia l’11 ottobre 1993, il 16 maggio 1994 la I Corte di Assise di Appello di Bologna emette una sentenza che conferma l’impianto accusatorio del processo di 1° grado.
La Corte Suprema di Cassazione a Sezioni Riunite penali emette la sentenza il 23 novembre 1995.
Dal 30 gennaio 2000 all’11 aprile 2007 si svolse il processo per luigi Ciavardini, minorenne al tempo della strage. Il 30 gennaio 2000 il Tribunale per i Minorenni di Bologna emette la sentenza per la banda armata finalizzata alla strage. Il 9 marzo 2002 la Corte d’Appello di Bologna condanna Luigi Ciavardini per la banda armata finalizzata alla strage di Bologna e per la partecipazione all’esecuzione della strage. Il 17 dicembre 2003 la suprema Corte di Cassazione condanna in via definitivaper la banda armata finalizzata alla strage di Bologna, pone 5 domande ai giudici di merito per definire la sua partecipazione all’esecuzione della strage. Il 13 dicembre 2004 la Corte d’Appello del Tribunale di Bologna condanna Luigi Ciavardini per l’esecuzione della strage. L’11 aprile 2007 viene emessa la sentenza definitiva di Cassazione.
Negli anni successivi vennero proposte numerose piste alternative, sempre vagliate dai giudici e sempre ritenute infondate.
Nel 2014 il tribunale di Bologna pronuncia una sentenza di primo grado di condanna al risarcimento danni a carico di Francesca Mambro e Giuseppe Valerio Fioravanti.
Il 21 marzo 2018 è iniziato il processo che vede imputato Gilberto Cavallini per “concorso in strage” e in cui la Corte d’assise di Bologna ha condannato in primo grado alla pena dell’ergastolo Gilberto Cavallini riconoscendolo colpevole di concorso nel reato di strage.
La sentenza
On line la rassegna stampa e le registrazioni delle udienza.
Il processo di appello inizia il 12 gennaio 2022.
La Procura generale nel 2017 ha avocato a sé l’indagine sui mandanti e i finanziatori e il 27 novembre 2020 si è tenuta l’udienza preliminare del processo a cui è seguito il rinvio a giudizio per Paolo Bellini, ex Avanguardia nazionale, ritenuto un esecutore della Strage alla stazione di Bologna avvenuta il 2 agosto 1980: avrebbe agito in concorso con Licio Gelli, Umberto Ortolani, Federico Umberto D’Amato e Mario Tedeschi, tutti deceduti e ritenuti mandanti, finanziatori o organizzatori dell’attentato. Richiesta di giudizio anche per Quintino Spella e Piergiorgio Segatel, per depistaggio, e Domenico Catracchia, per false informazioni al pm al fine di sviare le indagini. (ANSA)
Sul sito di Radio Radicale la registrazione integrale delle udienze
Quotidiani e televisioni, soprattutto locali, seguono il processo.
Prima della pausa estiva (agosto 2021) si sono tenute 30 udienze
Il 6 aprile 2022 la Corte d’Assise ha condannato in primo grado Paolo Bellini all’ergastolo e all’isolamento diurno pe un anno. Scrive il quotidiano Il Resto del Carlino: “Attese per l’autunno le motivazioni della sentenza di primo grado del processo sulla strage. Condannato come “quinto uomo” Paolo Bellini; 6 anni per depistaggio all’ex ufficiale dell’Arma Piergiorgio Segatel, 4 per falso ai pm a Domenico Catracchia, ex amministratore del condominio di via Gradoli a Roma. Ma l’indagine della Procura generale indicava i “mandanti e finanziatori”, tutti morti: il venerabile Licio Gelli, il suo braccio destro Umberto Ortolani, il prefetto Federico D’Amato, il direttore del ’Borghese’ Mario Tedeschi”
I mezzi di comunicazione ne hanno dato notizia:
Radio 3, Tutta la città ne parla
Spotlight, Prima della strage, di Valerio Cataldi con Andrea Palladino,