Ammettimi, per ragionamento, che nelle nostre anime ci sia una massa di cera, in uno più grande, in un altro più piccola, in uno di cera più pura, in un altro più impura e più dura, in alcuni più molle: ma ci sono altri in cui la cera è giusta. E diciamo ch’essa sia dono della madre delle Muse, Mnemòsine, e che in essa, quel che vogliamo ricordare di ciò che vedemmo o udimmo o da noi stessi pensammo, sottoponendola alle sensazioni e ai pensieri, imprimiamo, come se v’imprimessimo segno di sigilli; e che quel che vi sia impresso, lo ricordiamo e sappiamo finchè in noi ne resti l’immagine; mentre quel che sia cancellato, o non sia stato capace d’imprimersi, si dimentica o non sia.
Platone, Teeteto,
Le tre stragi di cui ci occupiamo hanno avuto un diverso destino per quanto riguarda la memoria che ne è stata conservata.
http://www.quirinale.it/qrnw/statico/eventi/memoria_terrorismo/2008/Vittime_Terrorismo_2EDR&C-201304.pdf
http://www.quirinale.it/qrnw/statico/eventi/memoria_terrorismo/2008/giornomemoria.htm